Non temo la vita


Non temo la vita, temo le delusioni, le lacrime e l’angoscia di quel buio che mi spacca l’anima. Cosa ci induca a prendere determinati percorsi invece di altri, forse non lo sapremo mai. O forse, incosciente lo sappiamo. Sappiamo che è la vulnerabilità delle nostre ansie, riflette allo specchio la nostra immagine distorta, fino a capovolgerci nelle estreme conseguenze delle nostre azioni. Nella confusione di ciò che guardo, mi chiedo; Cosa ci spinga sempre a deludere il prossimo, non amandolo per quello che è. Mi chiedo; se è la vita che ci porta e ci porterà, sempre ad indossare maschere, perché le circostanze del momento ci convincono e convinceranno, che, indossandole sarà tutto più facile. Oppure è il nostro mimetizzarci tra milioni di altre maschere che ci fa sentire più realizzati e soddisfatti? Siamo tutti un libro che si scrive con i nostri errori, con le nostre vittorie, con le nostre sconfitte, con le nostre amarezze, delusioni, pianti, sorrisi e lacrime e tante volte, lo stesso libro teme di farsi sfogliare e leggere, per non ammettere la realtà.
Di Raffaella Frese

Mi son detta


Mi son detta perché non dare una seconda possibilità al treno che passa una sola volta nella vita? Volere è potere, e il desiderio di volontà; se credi davvero in quello che sei e in quello che vuoi: “diventa e sarà la tua rotta”. Cambia la tua prospettiva, illuminando l’ombra che si nasconde dietro la paura del domani. Aspetta quel treno  e ascolta il tuo cuore, sperando che la tua anima divenga luce. Di Raffaella Frese

La pace


La pace

La pace un concetto astratto classificato tra le increspature del mondo, un vano immedesimarsi nel falso buonismo
che non potrà mai mettere radici. La pace; la sensibilizzazione della specie umana, che non avverrà mai in un mondo fatto di falsità ed egoismo.
Un concetto di facciata, che Non può avere santi in paradiso.
La pace sono ali senza tempo, in assenza di guerre e conflitti.
Armonia e concordia devono essere il percorso
in mondo che fa dei suoi giorni, un incubo senza speranza,
che uccide le ragioni
e ne conviene in azioni senza umiltà e rispetto.
La pace: il pianto dei bambini, che come fantasmi,
disarmanti, sorridono ai loro fucilieri.
La pace; un’indifferenza che non potrà mai essere cancellata
nel Passato e nel presente,
dove pianti e lacrime laceranti,
spazzano via senza rimpianto la bontà della vita
con frenesie di potere
spinte sull’acceleratore in un’egoistica esistenza.
di Frese Raffaella

“VERRÀ IL MATTINO E AVRÀ UN TUO VERSO”


“VERRÀ IL MATTINO E AVRÀ UN TUO VERSO”

Verrà il mattino e come una brezza calda                                 

la vita; “Accarezzerà il mio viso.

Verrà il mattino e come un arco che tende la sua freccia

Il mio cuore, urlerà il tuo nome.

Un nome complicato, che ha bruciato troppe volte la mia anima.

Un nome che ha avuto anche la capacità,                            

 di farmi rinascere dalle mie ceneri.

“VERRÀ IL MATTINO E AVRÀ UN TUO VERSO”

E, mentre sorseggerò i traguardi della vita

una lacrima saggia ma solitaria, con troppe ambizioni nel cuore

scatenerà la sua tempesta.

Verrà il mattino e la capacità di perdermi tra gli orizzonti dei ricordi

cancellerà il contesto primordiale, di quei luoghi comuni,

e senza limiti coglierà con estrema semplicità

la profondità dell’attimo di una nuova rivincita.

“VERRÀ IL MATTINO E AVRÀ UN TUO VERSO”

mentre silenziose le mie ferite si rimargineranno,

nel buio della notte che si affievolisce….

E in un tempo costruito con pareti di carta pesta

sarò l’onda che accarezzerà la nuova rinascita

tra le braccia della felicità.

Di Raffaella Frese

Ricomincio da me


Ricomincio da me. Ricomincio la scalata da quella china minacciosa, che Profonda, ribelle, scavata dalla vita, a stenti mi mostra la luce. Speranzosa, nella penombra della mia esistenza, combatto la minacciosa ipocrisia, che fischiettando si diverte tra i vicoli dei giorni, i quali diventano settimane, diventano mesi, diventano anni. Ricomincio da me, dagli istanti che non si limitano a spiegare l’eccentricità dell’ellisse, ma cercano La meraviglia dell’esistenza. Ricomincio da qui; dalle ceneri della mia esistenza…e mentre combatto la tempesta; “VIVO, RESPIRO” ricomincio di nuovo a battere le mie ali. VOLO mentre mi godo il paesaggio. Ricomincio dal freddo di questo inverno,  a sviscerare dai giudizi, il possesso della severa e valida intelligenza. Sostengo tra le mie mani la bilancia della concretezza, della consapevolezza, la quale mi dona il giusto equilibrio, allineandomi alle mie prospettive future. Amica dell’impossibile do il giusto valore alla possibilità di avere un posto nel mondo. Ricomincio da me, dalla mia forza, dalla mia speranza, da ciò che sono, dalla conformità di essere VITA. Di Raffaella Frese

Automi in viaggio


Automi in viaggio, nella consapevolezza delle proprie scelte. Ibridi associati alla moltiplicazione delle aspettative altrui. Ovviamente a ciascun’anima libera e non, la propria opinione. Automi; in un mondo fatto di dipendenza, alla ricerca costante della dualità. Dualità che a molti manca alla genesi. Automi prototipi, liberi di esprimere e investire sul loro cammino un numero fatto in serie, agglomerato agli stampi della vita. Io: divergente irremovibile un automa che non diventerò mai…io proprietaria della mia esistenza dirigo il percorso nell’ importanza di ciò che mi appartiene. La libertà di poter scegliere in assoluta autonomia, la persona che voglio essere. Di Raffaella Frese

Sono quella che non vuole assomigliare alla massa


Sono quella che non vuole assomigliare alla massa, sono un pesce che rema contro corrente. Sono quella che non giudica chi non riesce a non seguire, stupidi stereotipi, che s’incrementano sulla fisicità di un gruppo oppure di un singolo individuo, lasciando morire personalità, anima, e rispetto. Ogni individuo è libero di credere e di fare quello che vuole. Sono quella che non lascia che il mondo la cambi, sono quella che; come una fenice rinasce dalle proprie ceneri, mentre arde per irradiare il (SUO) cammino di luce. Sono quella che dopo aver preso il volo, affronta le sfide, non preclude l’impossibile, distrugge finzioni fittizie costruite a pennello sulla falsità delle apparenze, crede in sé stessa e da tempo ha fatto pace con il suo destino (CAMMINO). di Raffaella Frese

Non Temo la Vita


Non temo la vita, temo le delusioni, le lacrime e l’angoscia di quel buio che mi spacca l’anima. Cosa ci induca a prendere determinati percorsi invece di altri, forse non lo sapremo mai. O forse, incosciente lo sappiamo. Sappiamo che è la vulnerabilità delle nostre ansie, riflette allo specchio la nostra immagine distorta, fino a capovolgerci nelle estreme conseguenze delle nostre azioni. Nella confusione di ciò che guardo, mi chiedo; Cosa ci spinga sempre a deludere il prossimo, non amandolo per quello che è. Mi chiedo; se è la vita che ci porta e ci porterà, sempre ad indossare maschere, perché le circostanze del momento ci convincono e convinceranno, che, indossandole sarà tutto più facile. Oppure è il nostro mimetizzarci tra milioni di altre maschere che ci fa sentire più realizzati e soddisfatti? Siamo tutti un libro che si scrive con i nostri errori, con le nostre vittorie, con le nostre sconfitte, con le nostre amarezze, delusioni, pianti, sorrisi e lacrime e tante volte, lo stesso libro teme di farsi sfogliare e leggere, per non ammettere la realtà.
Di Raffaella Frese

Audaci queste delusioni


Audaci queste delusioni che tempestose si appropriano della quotidianità della vita. Inchiodate alla mediocrità, di atteggiamenti infantili e superficiali, strisciano agiatamente nell’incoerenza delle parole. Sinuose e ipocrite, attirano i loro simili, senza malizia né dignità. Delusioni pungenti come affilate lame, incidono la sensibilità della nostra essenza, lacerando l’anima. …l’habitat comodo dove si sviluppa favorevole la nostra tristezza. di Raffaella Frese

Leucèmici i contenuti di questa esistenza


Leucèmici i contenuti di questa esistenza, forse, perché le mie aspettative di un tempo, superavano di gran lunga la cruda realtà di oggi. Troppe parole dette nel vuoto, correlato al nulla. Andare oltre, una bella parola…oltre cosa? Se c’è una distesa di richieste, di frasi vuote, senza empatia, senza rispetto. Troppi lupi travestiti da agnello, in giro per le strade della quotidianità. Devo solo capire, di non aspettarmi che il nero possa diventare bianco, e che le belle esposizioni, quelle perfette, senza grinze sono solo in vetrina. Di Raffaella Frese